ROMA NAPOLI MOURINHO CONFERENZA STAMPA - Un arrabbiato Josè Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del delicato match di campionato contro la capolista Napoli, reso ancor più difficile dallo stato emotivo precario seguito alla scoppola rimediata in Conference League. Ecco le parole dello Special One.
"Questa non è mai la conferenza stampa pre-partita ma sempre post-partita. Non voglio rispondere in modo specifico ed individuali quando parli di due nomi, Kumbulla e Perez. Rispondo in maniera globale e ne approfitto per dire qualcosa in più. C'è tanta gente che ride di quello che ha fatto con la Roma. I Friedkin hanno ricevuto nelle mani, lasciatemi trovare una parola perché inizia con la m...e non posso dirla, tanti errori che altri hanno fatto. E lo stesso vale per Tiago Pinto. La proprietà ha speso tanti soldi per sistemare cose fatte prima da gente che ride e qualcuno lo fa con le tasche piene di soldi. Tu hai ragione, tanti milioni. Abbiamo speso soldi per cercare di pulire, per cercare di creare condizioni per il successo del progetto che ha bisogno di tempo. Quando qualcuno può scrivere la bugia di 'Mourinho non contento con la proprietà', non può esserci bugia più grande. Mourinho vuole più giocatori? Sì, è come tutti gli allenatori. Mourinho vuole una rosa equilibrata con due giocatori per posizioni e delle stesso livello per poter fare turnover e 5 cambi al 60° minuto? Sì, ma Mourinho non è uno stronzo. Mourinho ha grande rispetto per i Friedkin e per Tiago Pinto e ha deciso di accettare questo lavoro nella Roma esattamente perché capisce la situazione. Il risultato succede una volta nella vita, sarebbe potuto essere anche 7 o 8 se avessimo giocato 5-10 minuti in più. L'unico responsabile sono io, non i giocatori né la proprietà né Tiago Pinto, perché ho deciso di far giocare una squadra che aveva un grande rischio di perdere la partita. Non pensavo ad un disastro così, la responsabilità è mia. L'ho fatto con buone intenzioni, l'ho fatto per paura di infortuni, del campo sintetico, del clima, per paura dell'accumulo di partite e di non avere due giocatori per ogni posizione. L'ho fatto anche pensando alle partite con Napoli, Cagliari e Milan e ho fatto male. La responsabilità è mia e solo mia: non è né dei giocatori né della proprietà".
"Un'eventuale vittoria per 6-1 contro il Napoli non cancella niente, non cancella il feeling che ho, la sensazione di colpa. Ti dico già che nella prossima partita contro il Bodø giocherà la stessa squadra di sempre. E se qualcuno si infortuna è un peccato. Qui dentro lavoriamo tanto e c'è una cosa che abbiamo anche ereditato: una cicatrice emotiva di un record di infortuni che non ho mai visto in vita mia. La Roma ha un record di infortuni negli ultimi 3-4-5 anni che non ho mai visto prima. Una delle nostre grandi preoccupazioni è che a questo livello dobbiamo per forza migliorare tanto: lavoriamo tanto tutti insieme con preoccupazioni, con i dati, con le statistiche e con il recupero. Questa cicatrice mi ha fatto pensare che col Bodø era un'opportunità per far riposare gente e dare opportunità a bravi ragazzi di giocare. I ragazzi che hanno giocato sono bravi ragazzi, è gente che merita e lavora. In Ucraina ho fatto dei cambi ma hanno giocato Smalling, Ibanez, Cristante e Pellegrini, c'era equilibrio in squadra. Abbiamo fatto 6 punti e dobbiamo giocare a Bodo con il campo sintetico, che ha fatto paura a tutti, e ho pensato che fosse l'unica opportunità di far riposare gente. Ho sbagliato, responsabilità mia, storia mia. Purtroppo rimane nella storia della Roma e non posso fare niente. Rimane anche nella mia storia e in modo meritato".
"Quando abbiamo fatto 4 vittorie in 4 partite, una roba così, ho parlato scherzando, ma io non scherzo mai perché anche scherzando il messaggio ha un obiettivo, di San Pietro. Faccio un esempio con Max Allegri che non si arrabbia con me: se Chiellini è infortunato gioca de Ligt, se Alex Sandro è stanco gioca De Sciglio. Potrei dire anche Simone Inzaghi. Noi in qualche posizioni abbiamo soluzioni di livello, ma in altre no. Non c'è da nascondersi. Questo significa che una cosa è una squadra, un'altra cosa è la rosa. Stiamo costruendo una squadra, ma abbiamo bisogno di costruire una rosa e per farlo serve più mercato, più finestre di mercato e più soldi. I proprietari stanno facendo uno sforzo incredibile per migliorare questo club a tutti i livelli, è gente che deve essere rispettata. Quando leggo, anzi mi dicono perché io non leggo niente, che viene scritto che ho un problema io dico di no, dico di aver rispetto. Non parlo di me, oggi sono io e domani un altro allenatore: i tifosi devono rispettare gente come i Friedkin e Tiago Pinto per il lavoro di costruzione che stanno facendo per il futuro del club. Mia mamma dice che quando si invecchia, si perdono i filtri. Ci sono tanti con le tasche piene di commissioni, di doppie commissioni, poi arrivederci a tutti. Dove sono loro? Hanno cambiato il telefono, non li trovi. E chi paga? Paga Friedkin, paga Tiago e paga Mourinho che va in panchina. Il mio lavoro è essere onesto: giovedì è responsabilità mia, lasciate Friedkin e Tiago Pinto in pace che stanno facendo un lavoro fantastico. Se pensano di potermi aiutare un pochino di più a gennaio e in estate, bravi e grazie mille. Ma sono qui con loro. Domani vedrete la nostra panchina domani: non ci sono giocatori scarsi, ma ci sono bambini di 17, 18 e 19 anni. Missori è in panchina domani".