Branca: “Mourinho è stimolato ed onorato come l’allenatore che può ricostruire una squadra”

12 Novembre 2021
- di
Redazione
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INTERVISTE ROMA - Ai microfoni di Teleradiostereo è intervenuto Marco Branca, ex direttore sportivo dell’Inter, braccio destro di Josè Mourinho ai tempi del Triplete. Nel corso dell’intervista ha parlato proprio dell’allenatore giallorosso e della sua situazione attuale. 

Il Mourinho di oggi 

Il solito, prima o poi qualche periodo meno brillante doveva capitare, succede alle grandi squadre, figuratevi se non poteva accadere ad una formazione che ha iniziato un nuovo percorso. Bisogna avere pazienza, serve tempo: si dovrà costruire una rosa più forte e maggiormente competitiva.”

Attacco alle riserve 

“L’obiettivo è quello di migliorare la squadra per essere competitivi per il quarto posto. Se lui ha agito così, lo ha fatto solo ed unicamente per stimolare chi non gli ha dato risposte positive. Lui non è prevenuto nei confronti di nessuno, la sua porta è sempre aperta.”

Questione arbitri

“Lui ha una personalità spiccata e può risultare antipatico. Ci sono state delle problematiche tecniche nella partita di coppa, mentre se oggettivamente capitano degli episodi che danneggiano il percorso di una squadra che è in costruzione, diventa più difficile: non è un discorso per dare alibi, ma è un ragionamento che va fatto.”

Il calciomercato giallorosso

“Devono decidere loro dall’interno, perché solo loro conoscono le caratteristiche in maniera approfondita dei giocatori a disposizione. Non bisogna prendere il centrocampista più bravo, ma quello necessario. Poi, aggiungiamo anche che la Roma gioca bene, perché con squadre più forti non ha mai sfigurato.”

Lavorare con Mourinho 

“Le sue esternazioni devono fungere da stimolo per i giocatori e sono loro che devono fare molto meglio. Io non le ho mai vissute come pressioni, lo sapevamo molto bene com’era lavorare con lui, era stato scelto appositamente, per crescere e toccare livelli di competizione importanti. Vedendolo da fuori, comunque, José può contare su delle buone basi, una società solida e seria, un nuovo direttore generale, un buon parco giocatori: se si impegnano tutti nella stessa direzione, ci vorrà meno tempo per riportare la Roma ad alti livelli.”

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