INTERVISTE ROMA MOURINHO SCONCERTI - Le ultime due sconfitte della Roma pesano molto e Mourinho sembra non averla presa bene. Contro la Juventus ha fatto il suo esordio in giallorosso il nuovo acquisto Maitland-Niles, che però non è riuscito a dimostrare quanto atteso. Ai microfoni di Calciomercato.com ha parlato Mario Sconcerti, che ha condotto una lunga analisi sul big match Roma-Juventus e sull’andamento generale della stagione 2021/2022 di Serie A.
“Sì, noi non sappiamo niente di come stanno i giocatori. Non parliamo più con calciatori e allenatori, ma questo succedeva anche prima. E nel frattempo circola il virus e cambia tutto da un giorno all’altro. Diamo giudizi solo sull’ora e mezza di partita che vediamo, senza sapere niente del motore che accende ogni partita”.
“La Juve ha evitato una svolta, che avrebbe compromesso tutto. Se avesse perso a Roma avrebbe rallentato molto, sarebbe stata fuori dalla Champions. Di tecnico non c'è stato molto, ma è vero che i risultati sono una sentenza. Certo è che i tre gol in sette minuti non sono frutto di un cambiamento della Juve progressivo o meritato. Il gol di Locatelli era il primo tiro del secondo tempo, non va dimenticato. Non c'è mai stata una vera pressione della Juve. Vincendo però Allegri ha quasi eliminato Fiorentina, Roma e Lazio dalla corsa Champions. La vera classifica della Juve è ancora in divenire”.
“Mourinho l'ha persa male, perché a venti minuti dalla fine se sei sul 3-1 devi vincere. La cosa che mi sorprende è che alla fine di ogni partita Mourinho trova sempre un difetto nuovo ai suoi giocatori. Ieri ha detto che sono fragili psicologicamente e poi che devono essere loro ad andare da lui e non viceversa, riferendosi all'aspetto della personalità. A me sembra che lui guardi la Roma come se fosse sulla luna, in realtà è il primo responsabile di questa squadra. La vera cosa che lo condanna è la mancata crescita dei giocatori. Non ce n'è uno che sia migliorato, a partire da Ibanez e Mancini, lo stesso Smalling, così come Mikhitaryan”.