Sergio: "Ho visto una squadra che è cresciuta con il lavoro dell’allenatore"

27 Aprile 2022
- di
Redazione
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JULIO SERGIO ROMA - A distanza di dodici anni da quello scudetto mancato Julio Sergio è tornato a Roma e vi ha trovato Mourinho, il tecnico che al tempo dell’Inter soffiò il titolo ai giallorossi. Oggi il brasiliano ha appeso i tacchetti al chiodo, ma circola ancora nel mondo del calcio, anche se nel ruolo di procuratore. Ed è proprio questo sua nuova professione che lo ha riportato a Trigoria nei giorni scorsi. Durante la sua permanenza Roma è stato intercettato dai taccuini del Corriere dello Sport, ai quali ha rilasciato una lunga intervista. Nell’analizzare le possibilità della Roma in questa stagione e delle possibilità che i giallorossi hanno in Conference League, Sergio non ha mancato di parlare del figlio Enzo. Dal 2020, il tredicenne,  infatti sta combattendo una dura lotta con un tumore. Di seguito un estratto dell’intervista. 

Sergio sul figlio Enzo

Abbiamo scoperto questo male nell’agosto 2020, sta facendo tante cure. In Brasile la medicina è avanti, siamo riusciti a vincere il primo tempo, Enzo è stato operato. Adesso ci attende il secondo, forse dovremo andare negli Stati Uniti. La mia vita è cambiata, è difficile parlare di cosa è successo, ma dobbiamo affrontare il male. Enzo è molto bravo, è in gamba, sta facendo cose bellissime. E’ forte, sta affrontando la situazione con coraggio e intelligenza, è un ragazzo d’oro. Il suo sogno è tornare a fare sport. Quando sarà guarito potrà tornare ad allenarsi. A lui piace il calcio e il tennis. Faceva il portiere poi ha voluto provare con il tennis. Ora deve aspettare di riprendersi”.

L’arrivo a Roma con Spalletti

“Ranieri è l’allenatore che mi ha fatto giocare di più, ma anche a Spalletti devo tanto. Anche se non mi ha fatto giocare con continuità, mi ha voluto alla Roma”.

Lo scudetto di 12 anni fa vinto dall’Inter di Mourinho

“Ho avuto l’opportunità di parlargli a Trigoria, mi ha fatto una grande impressione lui e così il general manager Tiago Pinto. Mourinho lo conoscevo per averlo avuto come avversario, ma come allenatore non ha bisogno di presentazioni. Mi avevano parlato bene di lui anche dal punto di vista umano e devo dire che è una persona spettacolare, si vede che ha carattere, con tanta attenzione e passione per quello che fa. Non volevo disturbarlo, ho chiesto a un amico ed è stato disponibile. Qualche mese fa altri grandi del calcio avevano mandato un video di auguri per Enzo. Mio figlio vede con me le partite della Roma. E’ stato felice quando ha visto il saluto di Mourinho. E’ stato molto gentile, stava lavorando perchè abbiamo una partita importante…”

Sergio sulle possibilità della Roma di trionfare in Conference

“Ce la può fare, è difficile come è stato difficile finora, ma ho visto una squadra che è cresciuta con il lavoro dell’allenatore. La Roma la seguo sempre quando posso. E’ cresciuta tantissimo negli ultimi mesi”.

I giocatori che possono fare la differenza

“Zaniolo ha fatto grandi partite, Mkhitaryan è molto importante, Smalling ha esperienza, Rui Patricio è un portiere che dà sicurezza. Ci sono giocatori che si prendono le responsabilità e possono portare a vincere un trofeo importante come la Conference».

La Roma sotto la guida di Mourinho 

«Sappiamo quello che ha fatto l’allenatore nella sua carriera e quello che può fare. Per vincere contribuiscono tanti fattori, speriamo che la società possa fare un buon mercato per rinforzare la squadra. Mourinho ha portato entusiasmo, ha alimentato la passione che è importante per una squadra come la Roma. Speriamo che il prossimo anno possa tornare a lottare per vincere lo scudetto”.

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