SPINAZZOLA ROMA REAL SOCIEDAD INTERVISTA - Giornata di rassegna stampa sportiva spagnola per i giallorossi. Dopo l’intervista di Dybala al Marca ne è stata pubblicata una sull’altro quotidiano, As, a Leonardo Spinazzola. Queste le parole dell’esterno sul club capitolino e sulla sfida Roma Real Sociedad.
“Stanno facendo bene nella Liga, sappiamo che vogliono la palla e li analizziamo con i video. Facciamo diverse sessioni con l’allenatore, prima, durante e dopo l’allenamento. Saranno due partite molto difficili. Di fronte si troveranno una squadra con identità, affamata, che vuole batterli e qualificarsi”.
“È un grande giocatore, ma non è l’unico per il Real. Dobbiamo essere uniti in entrambe le fasi, senza guardare ai singoli nomi”.
“La Roma è affamata. L’Europa League è fondamentale per noi e quest’anno abbiamo obiettivi importanti, che viviamo partita per partita”.
“Come sto? È ancora presto, sto recuperando ritmo e sono molto contento di essere riuscito a spingere di nuovo con intensità durante tutti i 90 minuti. Sono a metà strada nel recupero. Da gennaio di quest’anno, ho finalmente notato che potevo tornare ai miei livelli.
A metà percorso ho visto che non stavo migliorando e tutto era nero. Da gennaio di quest’anno ho finalmente sentito che potevo tornare al meglio”.
“Mi ha dato fiducia e tranquillità giorno dopo giorno. Ha vissuto i miei momenti di illusione e anche quando ero fisicamente a Trigoria, ma mentalmente su un altro pianeta. Sa dare serenità al gruppo, vuole il meglio. Ma si basa sull’atteggiamento, non solo sui risultati. Se dai tutto sul campo, non ti dice nulla anche se si perde”.
“Ciò che mi è rimasto impresso è la sua umiltà. Molti pensano di no, ma è così ed è quello che mi ha colpito di più, oltre al calcio che tutti conoscono. Ci sono molti giocatori molto più convinti e non sono nemmeno la metà della metà di Cristiano”.
“Paulo è un campione che può aggiustare una partita per te in qualsiasi momento. Un ragazzo positivo, allegro che ci ha regalato dentro e fuori dal verde. Speriamo che segni una doppietta con la Real Sociedad”.
“Un elemento fondamentale. Era la nostra forza. Parlava poco, ma ogni parola arrivava alla tua testa, al tuo cuore, alla tua anima. Senza di lui non avremmo vinto. Prima di ogni partita, c’era un suo discorso capace di farti riflettere, di farti sentire forte e, soprattutto, fortunato. Mi manca e mi mancherà. Un sacco”.