Mourinho: "Voglio rimanere. Ma io e i miei giocatori meritiamo di più. Sono stanco"

1 Giugno 2023
- di
Viola Meacci
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José Mourinho Siviglia Roma conferenza stampa interviste Europa League finale 2022-2023
Tempo di lettura: 4 minuti

MOURINHO SIVIGLIA ROMA CONFERENZA - Queste le parole di José Mourinho rilasciate al termine della finale di Europa League tra Siviglia e Roma nell’intervista ai microfoni di Sky Sport e DAZN. 

Siviglia Roma, la conferenza stampa e l’intervista di Mourinho

“Usciamo di qua con la Coppa o morti dicevo. Siamo morti di stanchezza fisica e mentale e pensiamo che sia ingiusto per i tanti episodi. Arriviamo stanchi morti ed orgogliosi. Si può perdere una partita di calcio ma mai la dignità. Ho vinto cinque finali europee ed ho perso questa ma torno a casa più orgoglioso di sempre.

"Abbiamo parlato in qualche conferenza stampa in queste ultime settimane, ho detto o coppa o morti, siamo morti. Fisicamente, mentalmente partita durissima, partita di un livello altissimo di competitività, di intensità, di dubbi del risultato. Partita in cui si sente la pressione contro una squadra che ha più talento di noi, più soluzioni di noi, che ci somiglia in determinati aspetti. 

Ho vinto cinque finali e non sono andato a casa più orgoglioso di oggi. Più felice ovviamente sì, ma più orgoglioso no. I ragazzi hanno fatto tutto, abbiamo lavorato tanto, abbiamo anche lavorato tanto sui rigori, e dopo li abbiamo sbagliati tutti, perché chi tira non tira da solo, tiriamo tutti insieme. Ne abbiamo sbagliati due, al VAR hanno avuto paura che succedesse qualcosa e hanno voluto far finire la cosa presto. Complimenti al Siviglia, che ha vinto.

Complimenti ai miei, penso che i ragazzi debbano tornare a casa con la tranquillità e l'orgoglio di aver fatto quello che hanno fatto per me, nello stesso modo in cui parlo ai miei ragazzi di Madrid, di Siviglia, di Tirana, di Stoccolma, di Gelsenkirchen. Questi sono i miei ragazzi di Budapest e lo dico con orgoglio". 

Sull'arbitro

"Sembrava spagnolo, abbiamo dato tutto. Tanti gialli, ma Lamela doveva prendere il secondo giallo, non l'ha preso e poi ha segnato uno dei rigori. Taylor è un grandissimo arbitro, speriamo che faccia solo la Champions, che faccia cagate in Champions e non in Europa League, siamo più umili.

Devo equilibrarmi, ma devo difendere i miei ragazzi e devo dire che siamo abituati a questo però in una finale europea, prendere un arbitraggio così è veramente, veramente dura. È veramente dura.

Se parliamo adesso di situazioni arbitrali, non è una, né due, né tre, sono tante. E al di là delle grandi decisioni, perché le grandi decisioni sono una cosa, ma noi che siamo del calcio e che lavoriamo nel calcio e che abbiamo giocato male a calcio, nel mio caso, alla mia destra c'è un amico portoghese che ha giocato bene a calcio e noi che abbiamo giocato capiamo subito quello che abbiamo dentro.

Per non parlare delle grandi cose parliamo delle piccole: Pellegrini è caduto in area, giallo, Ocampos ha fatto un casino in area, l'arbitro voleva dare rigore, il VAR non ha voluto, Lamela doveva avere il secondo giallo, ma non parliamo delle grandi decisioni. Puoi perdere partite, ma non puoi perdere la dignità. I ragazzi e io abbiamo perso una partita, ma non abbiamo perso la dignità, anzi". 

Dybala

“Siamo attaccati alla maglia e alla nostra natura, prendiamo le cose con serietà e lavoriamo tanto con tutto quello che abbiamo da dare. Ognuno reagisce in modo diverso, chi piange e chi no. La verità è che siamo tutti tristissimi, arriviamo a casa morti di stanchezza e morti nel sentire che è ingiusto. Grande partita e grande finale. Intensa, maschia e vibrante. Ma con un arbitro che sembrava spagnolo. Gialli gialli gialli e Lamela non prende il secondo giallo e poi è rigorista”.

Sul futuro

"Lunedì vado in vacanza, se avremo tempo di parlare prima di lunedì decideremo, altrimenti lo faremo dopo. Io devo lottare per questi ragazzi, non posso dire oggettivamente che rimango.

Sono un uomo serio. Ho detto alla proprietà che appena qualche club mi avesse contattato sarebbero stati i primi a saperlo. A dicembre ho parlato con il club perché avevo la situazione legata alla panchina del Portogallo. Da quel momento non ci ho riparlato, perché non c'è stato più nessun contatto. Ho ancora un anno di contratto con la Roma, la situazione è questa"

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Ancora sulla sua permanenza sulla panchina della Roma

“Ho voglia di giocare domenica, purtroppo non potrò andare allo stadio. Sembra che sono un criminale nel calcio italiano. Ci sono i presupposti per restare? Per restare fino a lunedì.

Voglio rimanere ma i miei giocatori meritano di più e anche io merito di più. Sono stanco di essere uomo di comunicazione, la faccia che ‘dice siamo stati rubati’. Sono un pochino stanco di essere tanto, però io voglio rimanere con condizione di avere di più. L’anno prossimo non giochiamo in Champions ma questa è una buona notizia, perché non abbiamo la rosa. Domenica vogliamo vincere per centrare l’Europa League. Dobbiamo vincere domenica per giocare l'Europa League e vogliamo tornare nelle competizioni europee".

L'applauso finale

“Ho detto ai giocatori che parlo con loro sempre in modo onesto. Non vado a casa meno orgoglioso rispetto alle altre volte in cui ho vinto 5 coppe europee. Eravamo stanchi morti, è stato una gara durissima da giocare, il recupero è stato pazzesco. L’influenza degli arbitri è una cosa alla quale siamo abituati, non me l’aspettavo in una finale europa. Basta guardare l’episodio di Lamela, che è lo stesso che ha tirato il rigore. Siamo arrivati cintre gialli al primo tempo ed eravamo la squadra che avevamo giocato meglio”.

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