ROMA TRABZONSPOR JOSE MOURINHO - Il tecnico della Roma José Mourinho, visibilmente provato dal caldo e dalle tante indicazioni tattiche fornite durante il vittorioso match col Trabzonspor, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Sky Sport dopo la partita dell'Olimpico.
"Mi sono piaciuti mentalità, risultato ed empatia. Anche se in qualche momento la squadra ha avuto difficoltà perché l'avversario era bravo, la gente capisce che c'è spirito, odo di pensare il gioco e il club. Questo mi è piaciuto. È un peccato che una squadra come il Trabzonspor non giochi neanche in Conference, questa è una squadra da Europa League e di qualità. Se Rui Patricio non avesse fatto quella parata spaventosa, magari sarebbe stata una partita diversa. Magari andare a casa per 3-0 per loro è troppo pesante. È importante giocare quando sei in difficoltà, quando domini è facile anche dal punto di vista emotivo. Quando sei in difficoltà devi soffrire, c'è un portiere anche per questo, che non è qui per visitare la città ma per fare queste parate qui. Quella parata permette di resistere nel momento di difficoltà. Poi siamo usciti in contropiede. Ma la realtà della partita è diversa".
"Gli ho chiesto se aveva bisogno di due giorni di vacanza, ma mi ha detto di no. Domenica non ci sarà, mi ha detto che non vuole andare in vacanza e vuole stare con i compagni, questo è importante. Ma per me non sarebbe stato un problema"-
"Un po' in ritardo (ride, ndr). Si vede che dal punto di vista fisico non è come siamo noi, ma tutti hanno capito la sua qualità e la mentalità perché nei suoi ultimi 3' in campo, con qualche difficoltà, fa un colpo di testa difensivo fantastico e con Karsdorp fuori, ha finito terzino. Shomurodov è entrato bene, è un peccato non aver fatto giocare Mayoral, anche lui meriterebbe".
"Tante cose si possono migliorare. Anche io cresco con loro, questo è importante per me. Penso che esista questa situazione: loro crescono con me, io con loro. Per lavorare bene ho bisogno di amare i miei giocatori. Se non ho quel feeling sono una persona e un allenatore diverso. Li ringrazio perché sono molto felice di crescere con loro. Dal punto di vista emotivo e mentale si sente, lo sento anche io, difensivamente la squadra sta bene anche quando abbassiamo il baricentro perché l'avversario domina. Dobbiamo migliorare per forza il pressing più alto, non siamo una squadra con giocatori per natura ai quali piace pressare, è gente più in grado di aspettare e giocare con la palla sui piedi. Io voglio una squadra che pressa di più e abbia più movimenti quando recuperiamo la palla. Voglio che siano bravi anche senza la palla tra i piedi. La gente deve capire che abbiamo vinto 3 partite e non 30, quindi tranquilli: una cosa è essere felici della crescita, un'altra del feeling positivo. Dobbiamo avere la consapevolezza della forza che abbiamo nel campionato italiano. Guardate la panchina, ci sono posizioni in cui facciamo fatica ad essere competitivi. Ho 58 anni e non è l'entusiasmo della gente che mi fa dire quello che devo dire, siamo tranquilli e stiamo benino".