MOURINHO ROMA TORINO CONFERENZA - Queste le parole di José Mourinho, allenatore della Roma, intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Torino.
"È una squadra che difende molto bene, ha uno stile proprio. Non dico un modo unico perché ci sono altre squadre che lo fanno, ma sono un bello esempio di questo stile difensivo. Non concede tanto, sarà difficile. Servirà grande qualità offensiva per fare gol".
"Bella domanda, ma non voglio rispondere. La situazione è migliore rispetto a prima, adesso il problema non sono i i terzini ma il centrocampo. Mancano due titolari e un buon rinforzo di qualità come Villar. Adesso possiamo giocare a 4 o a 5, prima no".
"La passione la conoscevo. Tutto questo amore per la squadra del cuore me lo aspettavo. L'ho sentito dal primo giorno. Dopo la cultura in Italia, prettamente in quella che ho conosciuto prima non c'era paragone con il calcio inglese dove ogni partita con freddo, caldo o neve era sempre tutto esaurito. In questo momento sento un piacere molto grande. C'è un'evoluzione positiva. I nostri tifosi hanno visto solo vittorie in casa? No, abbiamo perso, abbiamo giocato bene e così così, ma loro vanno allo stadio e hanno sempre una squadra che gioca per se stessa e per loro. Questo al tifoso fa sentire connessione, empatia. Questa è la ragione per cui la gente anche in Conference League che quando comincia non è una competizione che innamora era presente all'Olimpico. Per noi non è più facile giocare, ma più bello. Il calcio è così. Se abbiamo qualche responsabilità in questa positività piace anche a noi".
"Non ho mai pensato in questo modo. Non esiste un nostro obiettivo di avere pazienza per avere un momento giusto per segnare. Il momento giusto per segnare è ogni minuto della partita però penso che la nostra caratteristica più grande dal punto di vista emotivo è che ci crediamo sempre fino alla fine. Non abbiamo mai giocato una partita dove ho sentito siamo morti, come ad esempio quando perdevamo 0-2 con il Milan o sullo 0-0 contro il Napoli o contro il Venezia. Non abbiamo mai pensato questo".
Su Mancini a centrocampo
"Certo che può. Principalmente perché fin questo momento abbiamo i quattro centrali disponibili. Se tocca a qualcuno di loro fare questo sacrificio, lo faranno. Ibanez ha già giocato terzino sinistro. Se Mancini giocherà a centrocampo lo farà. Ci sono cose impossibili da fare come mettere Zaniolo terzino o Vina attaccante. Ma ci sono giocatori come Mancini, Mkhitaryan e Ibanez che sono multifunzionali. E' importante avere giocatori così in rosa. Anche la disponibile è importante. Mancini ha già giocato a centrocampo".