ROMA INTERVISTA PANUCCI – Intervenuto nel corso della trasmissione “Il Diabolico e il Divino”, in onda su News Sound Level 90FM, l’ex difensore della Roma Christian Panucci ha ricordato i tempi in cui lui vestiva il giallorosso.
“La mia Roma era una Roma forte, aveva una personalità molto forte, parliamo di calciatori come Samuel, Cafu, Totti tra gli altri. La personalità per ottenere i risultati a livelli alti è fondamentale, senza personalità non puoi ambire a certi obiettivi. Sarei potuto venire prima, quando stavo al Milan, perché Mazzone mi voleva, ma non c’è mai stata una vera e propria trattativa. Sono andato via dal Milan quando arrivò Sacchi, con cui non ho mai litigato ma mi aveva chiamato Capello al Real Madrid. A Roma sono venuto dopo e ho trovato uno dei posti più belli del mondo, continuo a vivere a Roma e dico sempre che è la donna di cui mi sono innamorato nonostante non sia la più bella di tutte”.
“Mourinho fece con me l’unica intervista esclusiva concessa a Sky, io parlai con un calciatore del Real Madrid che mi raccontò che quando gli disse che ero io a volerlo intervistare lui rispose “può venire quando vuole”. Roma soddisfa l’ambizione di tutti, è una città che io definisco il salotto d’Europa anche se la trattiamo male. Per non parlare poi dei tifosi, ho giocato nelle piazze più importanti del mondo ma il tifoso della Roma è incredibile. Sono d’accordo con Mourinho che in questo momento sta mettendo qualche giovane in campo; in Italia io credo che ci sia poca gente che sa fare calcio in Italia: uno dei pochi esempi virtuosi è Maldini per esempio, che con tantissime difficoltà ha tirato su una grandissima squadra. Il problema è questo in Italia, non siamo più competitivi, quando mettiamo il naso fuori da casa nostra non siamo competitivi. Io soffro anche a vedere certe cose, ma quello che ho imparato è che i grandi allenatori per vincere hanno bisogno dei grandi giocatori”.