SALTNES ROMA BODO CONFERENZA - Queste le parole di Ulrik Saltnes, calciatore del Bodo/Glimt, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma, in programma giovedì 14 aprile alle ore 21. La gara è valida per i quarti di finale di Conference League.
"Sono contento che sia uscita la Roma nel sorteggio e che magari potrò giocare, a differenza dell'ultima volta. Cerchiamo di controllare quello che possiamo controllare, noi stessi e la partita. Ci siamo sempre esercitati e lo vedremo in pratica. Hanno condiviso l'indirizzo del nostro albergo? Sono abituato alla confusione, andrà tutto bene. Non ci sono stati disordini, tutto normale. Sembrerò arrogante, ma il gruppo di giocatori che abbiamo quest'anno è robusto, lo era anche l'anno scorso. Non c'era una differenza. Abbiamo imparato tantissimo".
"Sì, abbiamo parlato di quello che è successo. Oltre a questo ci siamo preparati come al solito, controlliamo quello che possiamo controllare e non vediamo l'ora di giocare la partita, è un'opportunità fantastica. Siamo qui per divertirci e goderci questo momento".
"La preparazione è la stessa, il 99% della preparazione avviene prima, per cui non c'è motivo di preoccuparci. Chi guiderà la squadra domani? Non conosciamo la situazione".
"Siamo contenti di aver qualcuno con noi, ma non siamo spaeventati".
"Trovo che sia fantastico. Se non fossi stato un giocatore avrei fatto sicuramente il tifoso. Sono un po' invidioso di chi può trascorrere la pasqua qui a Roma".
"No, sarebbe stato spiacevole. Conosco gente che viene qui con i figli, se dovessero sentire che questo clima toglie entusiasmo sarebbe spiacevole. Un consiglio? Divertitevi, venite alla partita, fate il tifo. Non credo che possiamo prendere l'abitudine di giocare i quarti di finale in questo stadio".
"Anche a Sofia ci siamo allenati su campi dei rivali, per allenarci sull'erba. Ci sono state un po' di reazioni, ma se cerchi abbastanza il pelo nell'uovo lo trovi".
"Sarebbe spiacevole se fosse rovinata l'esperienza per chi viene qui per godersi quella meraviglia per il calcio. Sarebbe un peccato e lo trovo inutile. Per conto mio non cambia nulla, gioco a calcio e giocherò a calcio domani".
"Non sono molto d'accordo, ma 12 anni fa ho iniziato in una squadra di infima categoria. Se mi guardo indietro è stata una lunga strada, per me è la normalità. Se mi guardo indietro è strano. Ho dato tanto, sono stato molto fortunato e mi sento molto grato".