SARRI LAZIO ROMA INTERVISTA - Queste le parole del tecnico biancoceleste, Maurizio Sarri, nell'intervista e in conferenza stampa al termine di Lazio Roma.
"Il derby è una partita particolare. Viviamo in un ambiente in cui ti accorgi che non è una partita normale, vincere è un grande soddisfazione, anche per il popolo laziale. Stiamo facendo bene, ci sono ancora due mesi e mezzo da giocare. Dobbiamo continuare su questo livello e giocarci le nostre carte.
Questa vittoria ci da soddisfazione perché abbiamo preso i tre punti, in più è un regalo al popolo laziale al cui teniamo tanto. Stadio oggi uno spettacolo, averli fatti contenti è il gusto superiore ai tre punti. Abbiamo fatto tredici punti in campionato nelle ultime 5 partite. La squadra è poco criticabile complessivamente. Le critiche vanno prese per quello che sono, e spesso sono cazzate.
È la vittoria del gruppo, li ho visti tutti estremamente contenti a fine partita. Ho spiegato a Lazzari e Pellegrini perché non li ho fatto entrare ma non gli interessava, andava bene così. Dovevano entrare ma abbiamo segnato e non ho fatto le sostituzioni perché perdevamo troppi centimetri".
"Quando ho visto scaldarsi Llorente pensavo uscisse Wijnaldum, poi ho visto che sono passati in 3-5-1 perché Paulo Dybala da solo poteva fare fatica. Non sono d'accordo che abbiamo preso il sopravvento dopo l'espulsione, la partita l'avevamo in mano già da prima. Stiamo trovando solidità, con quella ti bastano due episodi per risolvere la partita."
Il paragone con Maestrelli lo vedo eccessivo. Vorrei entrare nel cuore dei laziali con i risultati.
"Zaccagni e Casale sono forti, ma se non li convocano sono anche contento. Da gennaio ad oggi hanno giocato ogni 4 giorni, quindi se possono staccare va bene. Negli ultimi mesi degli allenamenti normali non ne abbiamo fatti. Una pausa gli farà bene.
Ti posso dire come l’ho presa io meno male. Dal 4 gennaio che gioca ogni 3/4 giorni. Nelle ultime partite l’avevo visto affaticato, ha bisogno di qualche giorno di riposo e poi di allenarsi. Noi da fine dicembre non ci siamo mai allenati. Penso che a Zaccagni riposarsi un po’ possa fare molto bene”.
"Penso che lui sia nato per difendere come voglio io. È un ragazzo tatticamente molto evoluto. Giocando così ne ha tratto giovamento, perché gioca in relazione alle proprie caratteristiche".
"Non so nemmeno cosa abbia detto. Non mi metto a leggere queste cose. Abbiamo visti molti filmati della Roma in situazioni di gioco.
Della sconfitta ne ho parlato il giorno dopo, poi non ne ho più parlato. Questa sfida per noii aveva una valenza doppia, dobbiamo andare dentro e combattere per il popolo laziale. E poi era uno scontro diretto, dunque dovevamo combattere per il nostro gruppo. È stato un bel martellamento, i ragazzi sono stati bravi a trovare la motivazione. In campionato un minimo di continuità la stiamo trovando, la sensazione è che la testa dei giocatori inconsciamente abbia sentito più gli obiettivi di campionato rispetto a quelli europei.
A me è successo a Napoli, perdemmo a Donetsk, mi inferocì, uno dei giocatori più esperti mi disse ‘mister ha tutte le ragioni del mondo, ma sa benissimo che siamo rimasti qui per il campionato, abbiamo la testa su un’altra cosa’. Quella volta era un fattore conscio, oggi è inconscio”.
"Provedel dopo pranzo era sfebbrato ed era a disposizione".
"Preferivo essere in Coppa. Visto che non ci siamo più, e non si può tornare indietro, è chiaro che ci potrebbe portare qualche vantaggio,. Vediamo cosa accadrà in futuro, si parla sempre di ipotesi, è un’ipotesi percorribile. Vediamo l’evoluzione, gli infortuni, i recuperi, è sempre difficile stabilirlo ora.
Zona Champions? Dobbiamo provare fino in fondo a dare il 100%. La storia della Champions è sempre stata esagerata. Il presidente ha detto di provarci e noi ci stiamo provando. Ci sono squadre anche più attrezzate sulla carta, speriamo di farlo rimanere sulla carta".
