SPINAZZOLA INTERVISTA ROMA RIENTRO - Queste le parole di Leonardo Spinazzola, intervenuto durante la presentazione del corso di Reset Group, in merito al suo ritorno in panchina nel match della Roma contro la Salernitana.
"Sto bene, sono uscito dal guscio. Ho passato qualche mese non facile, ma sapevo di poter contare anche su questa famiglia. Come sempre tutto passa. Rientro in campo? Vediamo giorno dopo giorno, già sono contentissimo di ieri, di essere rientrato nello stadio col pieno, col 100% di pubblico. Era l'occasione perfetta per riassaporare l'Olimpico. Poi vediamo sul giocare, mi mancano i dettagli".
"Venivano tanti procuratori a promettere la luna, Claudio Chiellini veniva senza mai promettere nulla. Poi ho conosciuto tutti dell'agenzia: io ero a Torino al primo anno di Juventus, ho scelto loro perché non mi hanno mai promesso niente ma solo fatto vedere come erano. Ho pensato sempre a questo. Abbiamo attraversato tante cose ma sono persone genuine come me. Se mi volto indietro vedo tanto lavoro, tante cose belle, tante cose che mi hanno fatto crescere. Se guardo avanti, dico che vorrei fare tante altre cose nel calcio, ancora più belle dell'Europeo, ancora più difficili".
"Ci è mancata la qualificazione, non Spinazzola o Chiesa. Per noi è stato un brutto colpo ma ci rialzeremo. Non c'è una spiegazione ma non è mio compito darla: è il calcio, contro qualsiasi squadra devi essere al top e segnare. Mancini? Un giorno sei il Re, il giorno dopo l'ultimo degli arrivati. Sono contentissimo che il mister sia rimasto con noi e che resterà in carica in Nazionale. Ha fatto veramente una cosa incredibile col gruppo e con tutti".
"Una grande Roma, che vince, solida. Adesso dobbiamo stringere. Mourinho mi ha sempre dato una carezza e una parola di conforto. Se sogniamo la Champions? Mancano sei partite, ogni gara è importante per noi".
"Lo ha detto il mister: un componente del nostro staff ha detto 'tanto andate in B', giustamente il mister e i giocatori della Salernitana se la sono presa. Il mister ha fatto da paciere, intelligentemente".
"In quel momento di dolore, mi hanno trasmesso gratitudine. Quelle sono cose che ti danno solo i compagni e il calcio".
"Gli ho detto che rientrerò e diranno 'non è più o Spinazzola di prima'. Col crociato ci vuole, un anno e mezzo/tre anni per riprendere al top... Se pensano che siamo macchine va bene, ma siamo esseri umani come tutti".