Tiago Pinto: “Roma danneggiata dall'arbitraggio"

2 Novembre 2021
- di
Redazione
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INTERVISTE ROMA ARBITRI - La furia dei giallorossi è palese. Prima Mourinho poi Tiago Pinto. Gli errori arbitrali subiti dalla Roma in Serie A sono troppi. Se però il tecnico giallorosso ha deciso di non esprimersi più sull’argomento il General Manager dei giallorossi ha avuto un lungo sfogo ai microfoni di Sky. 

Solo colpa degli arbitri?

“Innanzitutto voglio dire che non mi piace parlare dopo le partite, perché sono sempre molto nervoso e molto teso, soprattutto quando le partite sono in equilibrio come quella di ieri. Credo che sia un tema che richiede serenità, oggi siamo tutti più concentrati sull’analisi. Voglio anche dire che il Milan ha fatto una grande partita e che magari ha meritato la vittoria: tutto ciò che voglio dire sugli arbitraggi non serve a nascondere quelle che possono essere le debolezze della Roma. Noi siamo professionisti e vogliamo migliorare, facciamo questa riflessione interna ogni giorno, ma non possiamo nascondere quello che è successo ieri e quello che è successo in queste undici partite, perché i criteri arbitrali sono stati così diversi, così opposti, che non riesco a capire quello che dobbiamo dire all’allenatore e ai giocatori. Situazioni uguali hanno avuto criteri di giudizio totalmente opposti.”

Situazioni uguali, soluzioni opposte

“Io non voglio fare un elenco che sarebbe troppo fastidioso, nel calcio ci sono molte cose soggettive, ma ci sono quattro o cinque esempi che sono molto chiari e che ci devono preoccupare. Noi abbiamo visto Lorenzo Pellegrini, il capitano della Roma, saltare il derby per un doppio giallo contro l’Udinese, in una situazione che io ho visto tante volte in Serie A e per la quale non ho mai visto applicare lo stesso metro di giudizio. Nel derby abbiamo visto un rigore su Zaniolo da cui arriva anche il 2-0: in quella circostanza ci hanno spiegato che il Var non può richiamare l’arbitro e che può farlo solo se c’è la certezza che sia stato commesso un errore. Ieri contro il Milan è chiaro che il rigore su Ibrahimovic non c’è. Non c’è fallo, Ibanez tocca la palla e il Var ha chiamato l’arbitro a vedere questa situazione, perché c’è un errore chiaro e purtroppo - un’altra volta contro la Roma - l’arbitro ha fatto la stessa scelta. Anche sui rigori, negli ultimi minuti della partita c’è un rigore su Pellegrini per un contatto con Kjaer e magari, dal momento che l’arbitro ha ignorato la chiamata precedente su Ibrahimovic, forse per questo il Var non è più intervenuto. Ma se pensiamo che due settimane fa in Inter-Juve il Var ha chiamato un contatto molto più leggero e assegnato un rigore contro l’Inter che ha cambiato il risultato, stiamo parlando un’altra volta di criteri opposti, dove la Roma si sente danneggiata. Per finire, ieri in tutte le partite della Serie A gli arbitri hanno lasciato sempre giocare, hanno lasciato il tempo al Var di maturare un giudizio corretto. Di nuovo, purtroppo l’unica volta in cui un arbitro non ha concesso il tempo giusto per valutare la situazione è stata a Torino, dove è stato tolto un gol ad Abraham. Io non voglio parlare di troppe situazioni, ma credo che queste quattro siano chiare. E il criterio è stato sempre diverso, sempre opposto e la Roma è stata danneggiata.”

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